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PROTEGGERE LA PROPRIA MUSICA


Avete composto la hit del secolo e temete che qualcuno ve la soffi spacciandola per sua? È il momento di entrare nel mondo del diritto d’autore. E le buone notizie sono addirittura due: per farlo non dovete imparare il burocratese, ed avete diversi strumenti a disposizione.


Prima di cominciare, una precisazione: in Internet esistono diversi miliardi di canzoni, di cui diversi milioni totalmente gratuiti e copiabili. La circolazione di materiale audio è talmente vasta e condivisa a livello mondiale, che la possibilità che il grande artista di turno venga a rubarvi un pezzo sono piuttosto basse. E se siete ancora degli emergenti, un furto celebre forse potrebbe essere anche una buona occasione di pubblicità e fama, perché no.

Detto questo, nulla vieta di essere scrupolosi e mettersi al sicuro. I metodi sono principalmente 5, vediamoli:


1. Busta e ceralacca oldschool

La prima soluzione è banale, ma molto diffusa. Registrate il vostro brano di tutto punto, quindi copiatelo su uno o più supporti di qualità (CD, DVD o Blu-Ray, per esempio), infilatelo in una busta e, per completare scrupolosamente l'opera, magari sigillatelo con ceralacca. Poi inviatelo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno a… voi stessi, chiedendo magari che sia apposto il timbro di data certa sulla linguetta. Quando riceverete la busta, NON apritela e conservatela in un posto sicuro. Se mai una rockstar dovesse copiarvi quel brano, potrete aprire la busta di fronte ad un giudice, dimostrando di averlo composto prima. Non si tratta di una prova che mette al riparo al 100%, ma le vostre possibilità di vittoria nella causa di risarcimento saranno altissime.


2. Garanzia digitale

Se volete qualcosa di più formale, rivolgetevi ad un servizio di registrazione online per il brano. Funzionano in modo semplice ma efficace: di fatto, si acquista (per qualche euro) il diritto a caricare le opere in un sito protetto, contrassegnandole con la data di upload e certificandole. Così, in caso di problemi, il sito testimonierà quando hai caricato il brano nei suoi server. Uno dei migliori servizi è offerto da MCA, disponibile anche per i cittadini della Comunità Europea. Per 7,35 euro potrete caricare un file audio a scelta, con protezione garantita per cinque anni. Avrete così tutto il tempo e la serenità per pianificare lo sbarco in classifica.



3. La SIAE

Per chi lo desidera, c’è una soluzione più tradizionale, “vecchia” per qualcuno, ma ancora la più utilizzata in Italia: rivolgersi alla SIAE. Non serve però diventare iscritti o addentrarsi nelle procedure machiavelliche di un tempo. Il sito (www.siae.it) dispone di tutti i moduli necessari e, soprattutto, è possibile depositare un solo brano, anche senza associarsi. In questo caso, però, si paga un po’ di più: 130 euro a canzone. Associarsi alla SIAE è necessario solo nel caso in cui le si affidi il compito di raccogliere gli introiti dei vostri diritti d'autore, ma, nelle prime fasi di una carriera, spesso gli importi sono prossimi allo zero.


4. Le licenze creative

Se siete proiettati al futuro o se comunque non volete trarre subito profitto dalla vendita dei brani, esistono le Creative Commons (http://www.creativecommons.it/), una serie di licenze con cui l'autore dell'opera dichiara l'utilizzo che gli altri possono farne. L’idea di adottare una forma di copyright libera è ottima se avete intenzione di diffondere in modo virale la vostra musica, a scopo promozionale. In alcuni paesi rappresentano anche un vincolo legale, in Italia non c'è ancora una giurisprudenza certa, anche se cominciano ad essere riconosciute ufficialmente.


5. Patamu

Patamu (http://www.patamu.com) è un sito che permette di tutelare le opere di ingegno attraverso la marcatura temporale, un procedimento informatico con valore legale utilizzabile per dimostrare la paternità di un'opera. Attraverso Patamu è possibile tutelare dal plagio qualsiasi opera artistica o di ingegno: opere musicali, foto, ma anche libri, articoli di giornale o di blog, articoli scientifici e quant'altro.

L'opera di ingegno può anche essere contestualmente rilasciata in licenza Creative Commons.

E' possibile uploadare sul sito il file .zip contenente l'opera di ingegno e la dichiarazione di paternità dell'opera, e scaricare dal sito la relativa marca temporale in pochi istanti.

La marcatura temporale è un procedimento con valore legale che permette di attribuire data ed ora certa ad un documento informatico, nel nostro caso un file .zip contenente al suo interno l'opera di ingegno e una dichiarazione di paternità dell'opera, tutelandosi legalmente rispetto ad eventuali dichiarazioni successive in ordine cronologico, e dunque dal plagio.





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